“Voglio suscitare nell'osservatore una riflessione attiva e sociale, di pura critica del proprio stato di presenza nel mondo.
Le mie sono opere scultoree sono mnemoniche, in grado di codificare lo Spirito del tempo globalizzato.
Uso segni minimi e simbolici come frammenti di un codice tecnologico atemporale, da far coincidere all'ambiente naturale e con l’intenzione di renderli immediatamente interconnessi tra spazio e tempo.”